L’ASTENSIONISMO VINCE ALLE REGIONALI

Chiuse le urne per le regionali in Lazio e Lombardia. Netta la vittoria del centrodestra e netti i numeri dell’astensionismo. Circa il 60 percento degli aventi diritto non ha ritenuto presentarsi alle urne. Un dato che deve fare riflettere anche in vista delle prossime elezioni regionali in Molise. Sono ormai lontani i tempi in cui gli italiani con tante aspettative tracciavano quella x, carica di speranze, su un simbolo. In Lombardia e Lazio è precipitato ancora il numero dei votanti. La politica non crea entusiasmi perchè non si confronta e porta in auge soggetti che nulla hanno a che vedere con i problemi della gente. Troppo uguali i competitori, intercambiabili, non in grado di garantire una vera alternanza e sostanziale differenza di linea. Così, dalla protesta alla disaffezione, dall’opposizione all’astensione. Un circolo ristretto. Intanto, la vittoria netta del centrodestra nelle due regioni italiane ha riaperto la questione delle possibili candidature proprio all’interno del centrodestra molisano. Anche se tenta di restare aggrappato alla nave il presidente della Giunta regionale, donato Toma, per una ricandidatura, il suo nome, però, appare largamente sbiadito agli occhi degli elettori del centrodestra e lo stesso sondaggio dei giorni scorsi con oltre il 73% degli intervistati che si sono dichiarati insoddisfatti della sua gestione ha posto in rilievo questo distacco, ormai, con l’elettorato di centrodestra. Del resto, ha già visto il pronunciamento negativo sul suo nome da parte della Lega, pesanti i maldipancia all’interno di Fratelli d’Italia. Silenzio, al momento, dal suo partito: Forza Italia. Ed è su questo che conta o, almeno, cerca di contare Donato Toma. Anche se proprio la netta affermazione della coalizione in Lazio e Lombardia, di fatto, lascia intravedere ben altro scenario