SANITA’ PRIVATA MESSA IN GINOCCHIO

Mentre la sanità pubblica langue ed anzi conosce sempre solo nuovi tagli ora anche per la sanità privata accreditata iniziano i problemi. Il gruppo Neuromed, in una lettera a firma del presidente Giovanni de Gaetano, ha reso noto ai dipendenti che per gli stipendi di febbraio saranno pagati fino a duemila euro. Questo, perchè la regione Molise non ha provveduto a versare all’Istituto, così come ad altre strutture private accreditate, le somme della cosiddetta mobilità attiva, ovvero i soldi versati dalle altre regioni, relative agli anni 2019, 2020 e 2021. Eppure, le regioni i cui cittadini si sono curati presso le strutture sanitarie private accreditate del Molise, hanno provveduto a regolarizzare le relative fatture. Ma la Regione molise, per i problemi di bilancio e dell’equilibrio non li ha riversati a sua volta alle strutture accreditate.

Ma fino a questo momento non è stato predisposto il relativo trasferimento dei fondi dalal regione Molise alle strutture accreditate private. E, per il momento Neuromed onora il pagamento di importi fino ad massimo di duemila euro netti. Ma anche le altre strutture si sono venute a trovare in difficoltà e a rischio, ancora una volta, sono i dipendenti e le stesse prestazioni da erogare ai cittadini. Dopo avere portato a morte il settore pubblico ora ci si va ad aggiungere anche quello dei privati accreditati. E a venire meno, così, è il diritto alla salute per i molisani pure costituzionalmente garantito