SANITA’, IL GOVERNO IMPUGNA LA LEGGE DEI PRECARI DA STABILIZZARE

Mentre il consiglio regionale è tornato ad approvare l’ennesimo documento per chiedere al direttore Asrem, Oreste Florenzano e al commissario ad acta, Donato Toma la stabilizzazione del personale sanitario assunto nel periodo covid il Consiglio dei Ministri, ha impugnato sette leggi della Regione Molise, perché in contrasto con le norme statali e della Costituzione. E proprio la prima legge ad essere impugnata è la numero 13 del2022 relativa alla ‘Stabilizzazione del personale sanitario precario che prevede la possibilità per gli infermieri e gli operatori sanitari, impiegati nella prima fase della pandemia da Covid-19, di maturare i 18 mesi di servizio necessari per l’assunzione a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2022. Ovvero, sei mesi in più, rispetto alla scadenza nazionale del 30 giugno 2022. L’impossibilità di procedere alal stabilizzazione viene dall’errore commesso dall’asrem che ha assunto i 180 operatori sanitari non con contratti a tempo determinato, ma a partita Iva non riconosciuti dalla legge approvata dal Parlamento. E, oggi, l’impugnativa della legge regionale da parte del governo manda all’aria qualsiasi possibilità di stabilizzare i 180 tra infermieri e operatori sociali precari. E, come ciliegina sulla torta, il governo ha anche impugnato altre sei leggi della regione Molise che riguardano il riconoscimento di debiti fuori bilancio. Come dire, un vero disastro sotto il profilo della legittimità degli atti approvati dal Consiglio regionale