PORTO DI TERMOLI, RITARDI NEL FINANZIAMENTO

 Perchè si sta perdendo tempo nella fase dei lavori di realizzazione del porto di Termoli? E’ l’interrogativo che circola in queste ore in regione Molise alla luce del fatto che il progetto andava vidimato dal Sistema portuale italiano entro il 31 ottobre dello scorso anno. Così non è stato ed è passato il riconoscimento solo a giugno di quest’anno quando il porto di Termoli è entrato all’interno dell’Autorita di sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale. Cosa significa tutto questo? Che si è perso un anno e, dunque, un’annualità. Ricordiamo che si tratta della fetta di 30 milioni di euro, fondi derivanti dal Piano nazionale di resistenza e resilienza per realizzare un pezzo del piano regolatore di Termoli, trasformando il porto facendolo diventare competitivo.
Le autorità portuali in Italia sono sedici e sono state istituite nel 1994. Esserne esclusi significava essere tagliati fuori da progetti nazionali e dall’assegnazione di fondi. Da qui, l’opportunità offerta all’infrastruttura della costa adriatica molisana per potere essere adeguato agli standard nazionali. Ora, però, resta in essere la questione legata a questo trascinarsi in avanti del parere favorevole e come è andata a muoversi la Regione Molise per essere nei tempi al fine di potere sfruttare nei tempi l’annualità senza, cioè, dovere attendere la nuova e, dunque, perdere del tempo prezioso considerando i tempi successivi strettissimi per impiegare i soldi del finanziamento ottenuto.