INCHIESTA NAS SULLE COOPERATIVE SANITARIE. PER IL MOLISE I TURNI MASSACRANTI IN PEDIATRIA

Coinvolto anche il Molise, in merito all’utilizzo di cooperative per la carenza di medici pediatri, nell’ampia inchiesta condotta dai carabinieri del Nucleo antisofisticazione in merito alle cooperative che hanno gestito i servizi sanitari oltre i limiti consentiti. Deferiti i due titolari di una società cooperativa per aver fornito servizi sanitari diversi da quelli appaltati dall’Azienda Sanitaria Regionale, presso i reparti di pediatria di più ospedali molisani. In particolare è stato accertato l’impiego di medici in turni continuativi di oltre 24 ore, senza la concessione di alcun periodo di riposo, previsto dopo le 12 ore di servizio anche da capitolato di appalto. Gli oltre 100 turni lavorativi con orari notevolmente in esubero sono stati effettuati sia da medici forniti dalla citata cooperativa, sia da quelli appartenenti all’Azienda Sanitaria Pubblica, motivo per cui si è proceduto a segnalare alla competente Autorità Amministrativa anche il direttore generale della locale Azienda Sanitaria, Oreste Florenzano.

Il tutto, ricordiamo, era partito con deliberazione n. 1576 del 24 dicembre dello scorso anno quando il direttore generale dell’Asrem Oreste Florenzano ha affidato alla cooperativa La Fenice di Sassuolo il servizio di pediatria per i relativi reparti degli ospedali di Campobasso, Isernia e Termoli. In particolare l’accordo prevedeva la fornitura di medici specialisti per 198 turni da 12 ore(diurni e notturni) per un totale di 2.376 ore al costo di 89 euro/ora più Iva . Il costo complessivo dell’operazione di circa 258mila euro. La mancanza di specialisti in pediatria aveva portato l’Asrem alla ricerca di soluzioni alternative per poter garantire un minimo di assistenza ai piccoli bisognosi di cure . Anche se già allora c’era il dubbio sulla scelta della cooperativa emiliana già utilizzata in precedenza per fronteggiare le carenza di medici al servizio di emergenza del 118 e negli stessi reparti di pediatria. E, oggi, i casi denunciati dai carabinieri del Nas