I PRIMI VOLTI DEI CANDIDATI MOLISNANI

I primi volti dei candidati molisani alle regionali del 22 aprile hanno aperto l’appuntamento settimanale di verità; 2 professionisti del settore giuridico, 2 rappresentanti di partiti agli antipodi: Gianfederico Cecanese, esponente di Fratelli d’Italia e Carmela Lalli, candidata con il Partito Democratico. E proprio da lei si è partiti con una riflessione sulla figura del governatore uscente, Frattura, e sulla sua decisione a non volersi ricandidare. Una decisione valutata positivamente dalla Lalli, consulente giuridico proprio della Regione Molise. l’avvocatessa ha, dunque, spiegato le ragioni della sua scesa in campo, volta a dare continuità ad un lavoro svolto in questi ultimi 5 anni di governo targato PD.

Il collega Cecanese ha invece illustrato gli obiettivi del suo personale programma elettorale…

Una sanità che guarda al futuro, che intende superare la dicotomia pubblico-privato attraverso incentivi alle strutture d’eccellenza per quanto riguarda la ricerca ma, per il candidato di Fratelli d’Italia, le cure poi devono necessariamente essere effettuate nelle strutture pubbliche. Alcune riflessioni, poi, sono state fatte in merito all’esito delle elezioni politiche e alle possibili ricadute sul piano regionale.

Seconda parte dedicata alla fede in occasione dell’inizio della settimana santa, con il 130mo anniversario delle apparizioni di Castelpetroso. Ospite in studio, il Rettore della basilica dell’Addolorata, Don Massimo Muccillo che ha illustrato le ragioni di una devozione che si rinnova da oltre un secolo.

Presente anche il sindaco di Castelpetroso, Fabio D’Uva, con il quale Federico mandato ha approfondito il tema del turismo religioso e cosa impedisce ancora oggi lo sviluppo di questo settore.

Spazio anche alla musica con la direttrice del coro della basilica, Loredana Vacca che ha ripercorso le tappe del gruppo musicale, dalla nascita ai successi odierni.
Terza parte dedicata invece alle politiche di accoglienza e al caso dell’arresto del giovane migrante accusato, qualche tempo fa, di essere affiliato al gruppo terroristico dell’ISIS. Un’indagine che ha visto l’avvocato Michele Robustini impegnato in prima linea e che in trasmissione ha fornito molti e aggiornati dettagli sulla vicenda.

Una riflessione, dunque, su un tema molto attuale ma anche sulla stessa professione di avvocato penalista, le implicazioni emotive nello svolgimento del lavoro ma anche il legame che si insatura con i protagonisti delle singole vicende, persone emarginate dalla società e sul tema della loro possibile riabilitazione nel mondo civile.