Fanelli: “Discarica di Sassinoro, il Molise si muova”

Mentre la Regione Molise resta alla finestra, anche l’Antimafia sta indagando sulla discarica di Sassinoro”. Lo scrive il consigliere regionale, Micaela Fanelli. “Non c’è più tempo da perdere e il Presidente Toma ha l’obbligo di intraprendere tutte le necessarie azioni giuridiche cautelative per inserirsi nella pendenza giudiziaria aperta al TAR e dare manforte ai Comitati per bloccare l’opera. Come Gruppo Consiliare del Partito Democratico abbiamo tenuto la guardia altissima, integrando e approvando il 26 giugno scorso un ordine del giorno votato all’unanimità e sollecitando con una lettera il Presidente Toma il 4 settembre ad intervenire senza indugio, ribadendo che l’iter autorizzativo ai sensi della valutazione di impatto ambientale preveda il coinvolgimento attivo della nostra regione. Giova infatti ricordare come la Via non sia stata richiesta sebbene indispensabile, dal momento che riguarda i progetti che possono avere impatti significativi e negativi sull’ambiente e sul patrimonio culturale, che nel caso di specie sono tutti ravvisabili (la valenza culturale dell’area del Tammaro con Altilia ed il Tratturo, l’istituzione del Parco Nazionale del Matese, la presenza di aree SIC e ZPS, falde acquifere del Matese, la diga di Campolattaro). Dunque, anche alla luce dell’interesse della magistratura penale sull’impianto di Sassinoro, il Molise – e quindi il Presidente Toma – deve pretendere il coinvolgimento della nostra Regione, opponendosi in tutte le sedi alla realizzazione di una discarica pericolosa per l’ambiente, per la salute, per l’immagine stessa di un territorio che deve puntare sullo sviluppo turistico e non sulla presenza di impianti inquinanti ed impattanti”.