REGIONE MOLISE, IL DISAVANZO SPALMATO IN DIECI ANNI

Il governo ha autorizzato la regione Molise a spalmare il disavanzo accumulato negli anni in quote costanti nei dieci esercizi successivi, a decorrere dal 2023. Un primo accertamento dei residui si era avuto nel 2015 quando venne accertato un disavanzo complessivo di 286 milioni di euro per il quale si era proposto una rateizzazione trentennale poi venuta meno. Ora, il disavanzo è cresciuto fino a toccare 551 milioni tra i quali, 137 rappresentano la quota che fa sballare l’obiettivo di un rientro. Per questo, è stata chiesta la possibilità di spalmare il disavanzo in dieci anni per potere, finalmente, chiudere il bilancio di previsione. Proposta accettata dal governo ma con l’imposizione che occorrerà preliminarmente adottare una delibera consiliare avente ad oggetto il piano di rientro dal disavanzo, sottoposto al parere del collegio dei revisori, nel quale sono individuati i provvedimenti necessari a ripristinare il pareggio. Questa deliberazione dovrà contenere l’impegno formale di evitare la formazione di ogni ulteriore potenziale disavanzo e dovrà essere allegata al bilancio di previsione 2023-2025, o a una successiva legge regionale di variazione di tale bilancio di previsione e ai bilanci e rendiconti successivi, costituendone parte integrante. In caso di mancata attuazione di questo impegno verrà meno il regime di ripiano pluriennale del disavanzo. In ogni caso, il decreto del governo rappresenta una boccata d’ossigeno importante per i conti disastrati della regione Molise e che consente di potere chiudere la fase del bilancio di previsione fino ad oggi rimasta aperta per il disavanzo accumulato