BONUS EDILIZI FASULLI, QUATTRO ARRESTI

La Guardia di Finanza del Gruppo Isernia ha portato a termine una complessa operazione di polizia giudiziaria nel corso della quale sono state sottoposte agli arresti domiciliari quattro persone, di cui tre residenti in Provincia di Isernia ed una in Provincia di Cosenza, in esecuzione di altrettante Ordinanze cautelari disposte dal GIP di Isernia su richiesta di Questa Procura della Repubblica.

Le operazioni, svolte le Province di Isernia e Cosenza contemporaneamente ad attività di perquisizione e sequestro nei confronti di due società aventi sede legale a Isernia e di diversi altri soggetti residenti in entrambe le Province, sono state finalizzate a disvelare ed interrompere le attività delittuose attribuite agli indagati ed aventi ad oggetto plurime truffe in danno dello Stato derivanti dalla formazione di crediti fiscali afferenti a diversi incentivi pubblici a fronte di lavori edilizi mai realmente svolti.

Le indagini, dirette dal Sostituto delegato e coordinate dal Procuratore della Repubblica di Isernia, hanno fatto emergere che indagati, tramite due società apparentemente indipendenti ma aventi la medesima sede legale presso lo studio di un membro dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Isernia, anch’esso sottoposto alle suddette misure cautelari in quanto Amministratore di una delle due, avevano ottenuto crediti fiscali tramite il sistema del cd. sconto in fattura a fronte di lavori edilizi soggetti ad incentivi statali nella forma di credito di imposta, mai svolti o mai completati, in favore di committenti apparentemente ignari. Tra gli arrestati vi è anche un professionista di Campobasso, tecnico asseveratone delle pratiche edilizie di una delle società, che attestava la regolare esecuzione dei lavori, fornendo un apporto decisivo alla commissione della truffa: il medesimo, in concorso con gli altri indagati, risponderà quindi anche del reato di previsto dall’art. 119 comma 13 bis del cd. Decreto Rilancio (D.L. 34/2020), appositamente previsto per sanzionare più severamente le ipotesi di falso in asseverazioni emesse al fine di far ottenere gli incentivi pubblici previsti dal medesimo Decreto.

Gli immobili oggetto delle false pratiche edilizie sono risultati collocati in diverse Province, da quella di Isernia sino a quelle Campobasso e Latina: tra questi, vi è addirittura l’antico castello di Torrella del Sannio (CB), del quale uno dei comproprietari, peraltro già deceduto, risultava l’ignaro intestatario di fatture per un importo di euro 145.680 afferenti ad interventi in regime di ecobonus, mai effettuati.