ALLEVAMENTI MOLISANI IN GINOCCHIO. CAVALIERE SE NE ACCORGE TARDI

Evidentemente l’assessore regionale all’agricoltura, Nicola Cavaliere, del tonfo degli allevamenti in Molise non se ne è accorto. O, se lo ha fatto, solo nelle ultime ore. Già, perché il settore degli allevamenti molisani è in crisi da tempo e, oggi, sconta l’impennata dei costi e dei prezzi per le materie prime destinate agli allevamenti stessi. Solo negli ultimi 40 giorni hanno chiuso 70 allevamenti sul territorio regionale. Il prezzo del latte di stalla è fermo a quello di 25 anni fa pari a 0,42 centesimi a litro e molti lo pagano anche di meno. Il 90% del latte arriva da fuori regione a costi bassissimi. L’assenza di una politica programmatica per il settore non ha sostenuto nel tempo il settore un tempo, pure, importante del comparto agricolo molisano. E solo dinanzi l’apice della crisi produttiva se ne è avveduto anche l’assessore all’agricoltura Nicola Cavaliere.

Nel mentre, ora,  ci faranno dire addio anche a scamorze, stracciatelle, caciocavalli prodotti con latte molisano e non già con quello in polvere che si rimpasta come il gesso. Chiudono gli allevamenti, spariscono gli allevatori e da anni non c’è politica di programmazione nel settore. In questi anni, né Consorzio di tutela dei formaggi, né marchio IGP per i prodotti, né una filiera vera degli allevamenti. Nulla di nulla.  Tante piccole aziende familiari che stanno sparendo e con esse rischiano di portare via anche i piccoli caseifici artigianali. E’ il disfacimento di un settore grazie a un’inetta politica. Siamo, come avrebbe detto Totò, “alla moria delle vacche”.