Trasporto urbano, il caos provocato dalla Regione

E’ sempre più contorta la questione del trasporto urbano a Campobasso ma anche a Isernia. La Regione, non ha trasferito ai due comuni i soldi destinati alla copertura del 70% dei servizi effettuati dal 1 gennaio 2019 a tutt’oggi. L’Assessore Regionale ai trasporti Vincenzo Niro ha ribadito l’impossibilità da parte della Regione a poter erogare contributi alle amministrazioni comunali inadempienti rispetto agli obblighi concernenti la pubblicazione di bandi di gara per l’affidamento dei servizi. Vale a dire i comuni di Campobasso e Isernia. La Seac, così, nel capoluogo regionale non ha provveduto al pagamento della 14esima mensilità mentre dal prossimo mese potrebbe pagare gli stipendi ridotti della metà. Ma analoga situazione potrebbe verificarsi a Isernia. Diversa la situazione a Termoli, dove la Regione ha autorizzato un project financing da parte della società che gestisce il servizio per 7 milioni e mezzo di euro. Ma in quest’ultimo caso il costo chilometrico calcolato è di circa 4 euro e 30 centesimi a chilometro contro i 2 euro e 70 centesimi pagati a Campobasso e i 2 euro e 30 centesimi a chilometro per Isernia.  Una situazione, quella del trasporto urbano, a questo punto che rischia di implodere. Perché è vero che la legge regionale prevede il non pagamento dei contributi, a partire da gennaio 2019, ai comuni che non abbiano bandito la gara di appalto per il gestore unico, ma è altrettanto vero che i comuni non possono pagare le aziende di trasporto per i servizi effettuati. Un gatto che si morde la coda