TOMA SI DIMETTE DA COMMISSARIO ALLA SANITA’

In meno di un mese, il settore della sanità molisana, sempre più alle prese con problemi e criticità, ha visto capitombolare i tre vertici principali del settore. Il 22 febbraio, le dimissioni del sub commissario ad acta della sanità, Giacomo Papa: dal 1 marzo il defenestramento da parte della Giunta regionale del direttore generale dell’asrem, Oreste Florenzano; il 18 marzo, le dimissioni da commissario ad acta di Donato Toma. Tre vertici al cospetto di un disavanzo che non si è arrestato ma, al contrario, ha conosciuto un lento progredire e oggi tocca 180 milioni di euro. Nel frattempo la Regione Molise è inadempiente sui livelli essenziali di assistenza, anzi questi sono in netto peggioramento rispetto al 2018. Un conflitto aperto con il Gemelli Molise in merito alla radioterapia oncologica che ha visto nel giro di poche settimane la raccolta di oltre 13mila firme su di una petizione popolare da inviare al Ministro della salute. E le contrapposizioni con il sistema sanitario privato accreditato.Il 118 che ha visto tre bandi di gara praticamente andare deserti. Senza considerare le gravi carenze di medici e la scarsa se non addirittura appetitibilità del sistema sanitario regionale per i professionisti sanitari. Tutto questo dinanzi ad un commissariamento che dura da 14 anni e che non ha prodotto nulla se non debiti. E’ evidente come tutte queste situazioni abbiano pesato a livello politico perchè certificano un fallimento politico. All’atto delle dimissioni il commissario Donato Toma ha cercato di vedere, attraverso la nomina del sub commissario Marco Bonamico fatta dal governo, una sua messa da parte. Ed ha cercato di vedere nelle mosse del governo una sorta di manovra contro il Molise. Dimenticando, però, che il ruolo di commissario ad acta l’ha cercato in tutte le maniere. L’ha ottenuto dal governo Draghi con ministro alla salute, Roberto Speranza, il 5 agosto 2021 ma in un anno e sette mesi, di commissariamento Toma, la situazione sanitaria molisana è andata gradualmente peggiorando e priva di un indirizzo programmatico. E’ questa la fotografia reale del sistema sanitario regionale che vede oggi le dimissioni da commissario di Donato Toma