TERAPIE INTENSIVE PIENE, PAZIENTE TRASFERITO DA ISERNIA A LANCIANO

Nonostante gli “squilli di fanfara” sul presunto aumento di posti letto per la Rianimazione in Molise , dopo le inaugurazioni dei moduli aggiuntivi al Cardarelli e al San Timoteo i pazienti no Covid in gravi condizioni continuano ad “emigrare” fuori regione. È successo ancora una volta, all’ospedale Veneziale di Isernia, con il trasferimento a Lanciano di un paziente intubato. Tutti e nove i posti letto di Rianimazione a Isernia erano occupati e non c’era altra alternativa al trasferimento fuori regione. Del resto, i dati di occupazione dei posti letto di Rianimazione destinati, la maggior parte ai pazienti Covid, impedisce, di fatto, la disponibilità a quelli cronici o alle emergenze che si dovessero avere. Così come nel caso verificatosi all’ospedale di Isernia e il trasferimento del paziente a Lanciano. Eppure, dovrebbero esserci i 20 posti letto di terapia intensiva nelle strutture prefabbricate all’ospedale di Campobasso e di Termoli appena inaugurate. Evidentemente né Campobasso, né Termoli sono ancora in grado di far partire i nuovi reparti, probabilmente per mancanza di anestesisti e infermieri specializzati.