SANITA’, SE COMMISSARIANO IL COMMISSARIO

Sanità, tiene banco in queste ore l’arrivo in Molise di una task force proveniente da Roma e composta da tecnici del Ministero dell’economia e finanza, del ministero alla Salute, dell’Agenzia nazionale alla Salute e dal comandate regionale dei Nas.

Più che una visita o un incontro, è stata una vera e propria ispezione su più fronti, per verificare lo stato in cui versa la sanità regionale guidata dal commissario ad acta Toma. Una visita tecnica che ricalca quella del tavolo tecnico romano che ha, di fatto, commissariato la sanità molisana. E che, alla luce di quanto emerso, sembra che questa fase non debba chiudersi nel breve volgere di tempo. In pratica, una sorta di nuovo tutoraggio messo in atto rispetto al commissario ad acta, Donato Toma e al suo sub, Giacomo Papa, dopo quanto accaduto in queste ultime settimane con la sanità privata accreditata, i ricorsi al Tar, alle criticità in termini di tagli a servizi e prestazioni. Del resto, era stato lo stesso commissario Toma a parlare nella conferenza stampa di fine d’anno che dopo la pandemia e la guerra sarebbero arrivate le cavallette.

Una situazione critica quella della sanità molisana, che si trascina da anni e che non riesce a trovare una programmazione a base territoriale proprio per la lunga fase del commissariamento nonostante Donato Toma avesse ribadito come la sua nomina abbia restituito linearità al sistema.

Eppure, i dati del disavanzo, i rilievi della Corte dei Conti, l’assenza di una visione programmatica, e il doversi affidare ai tecnici romani dell’agenzia della salute fanno pensare ad una situazione sanitaria per davvero critica e sotto lo schiaffo dei tecnici ministeriali.