SANITA’, RESTANO TROPPE LE CRITICITA’

Resta alta l’attenzione sulla sanità molisana anche alla luce dei nuovi ricoveri di pazienti Covid all’ospedale Cardarelli rimane ospedale Covid dedicato con percorsi promiscui e con meno medici specialisti in servizio. A proposito dei medici specialisti, ne sono in minor numero in servizio per i pensionamenti e senza la possibilità di sostituzione visto e considerato che i bandi di concorso sono andati deserti. Così le sale operatorie sono utilizzate a ranghi ridotti per mancanza di anestesisti. Intanto, restano per intero le criticità a partire dalla presenza dei Moduli di Terapia intensiva ingombranti e inutilizzati davanti ai tre ospedali di Campobasso, Isernia e Termoli. E mentre i moduli restano praticamente inutilizzati la rianimazione dell’ospedale Cardarelli è stata divisa in due per ospitare pazienti Covid e non Covid. Assurdo perché i moduli all’esterno degli ospedali erano stati collocati per ospitare proprio i pazienti Covid. In difficoltà anche i pronto soccorso degli ospedali maggiori che rimangono sotto pressione e i pazienti sostano sulle barelle in attesa di un posto libero in reparto per il ricovero. Da qui il dito puntato anche contro la Conferenza dei sindaci, ricostituita dopo anni, ma che fino a questo momento non ha assunto alcun atto in merito alla programmazione sanitaria né ha ritenuto di doversi esprimere sullo stesso operato del direttore generale dell’Asrem, Oreste Florenzano.