Sanità: mancato controllo di gestione dell’Asrem

Era stato il presidente della Giunta, Francesco Roberti, a parlare di buchi neri nel sistema sanitario molisano. Sul momento non si era avuto il senso preciso di quelle parole. Ora, però, è saltato agli occhi la mancanza del sistema di controllo di gestione.

Ovvero quello che garantisce di Verificare l’efficienza della gestione, mettendo in relazione i risultati, nonché l’efficacia organizzativa cioè la capacità delle articolazioni aziendali di raggiungere gli obiettivi assegnati. Ma in tutti questi ultimi anni, con la direzione di Oreste Florenzano ma anche con la guida del commissario ad acta della sanità, Donato Toma, l’Asrem non ha avuto alcun controllo di gestione, quindi ha navigato al buio e ha agito all’impronta, senza programmazione e pianificazione.

E, da qui, la spesa fuori controllo, la cattivissima gestione delle risorse umane, il pesante deficit, nonostante i continui tagli a servizi e prestazioni, i servizi negati ai cittadini molisani e tante disfunzioni gestionali. In assenza del controllo di gestione si è andati praticamente al buio con la sopravvalutazione delle doti gestionali e manageriali dei vertici Asrem e commissariali.

Eppure, tutto l’apparato verticistico ha avuto ed ha un costo perché parliamo di 10mila euro mensili netti che dovrebbero essere a garanzia dei cittadini della massima applicazione nelle scelte e nella gestione da parte di chi riceve di questi emolumenti. Dalle tasche dei molisani , ogni mese, per i vertici: dirigenti Asrem, commissario e sub commissario, escono tra i 75 mila e gli 80 mila euro , per non avere sostanzialmente nulla. Ovvero, per trovarsi con quelli che sono stati definiti buchi neri e servizi e prestazioni sempre di meno. E, ora, la rincorsa a trovare la soluzione