RUBAVANO RAME NEI PARCHI EOLICI, SGOMINATA UNA BANDA DI MALVIVENTI

I carabinieri del Comando Provinciale Carabinieri di Campobasso, in collaborazione con quelli dei Comandi Provinciali di Barletta-Andria-Trani (BAT), Bari e Foggia, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare restrittiva della libertà personale, emessa dal GIP di Larino su richiesta di quella Procura della Repubblica, nei confronti di 11 indagati, di cui 9 in carcere, 1 ai domiciliari e 1 con obbligo di dimora, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata ai furti aggravati e alla ricettazione di cavi in rame.

Al contempo sono stati eseguiti, altresì, sette decreti di perquisizione personale e domiciliare nei confronti di altrettanti indagati, per un totale di 18 indagati complessivi.

Le investigazioni, condotte anche mediante l’ausilio di attività tecniche, sono scaturite a seguito di un tentato furto perpetrato presso un parco eolico sito in agro di Ururi e San Martino in Pensilis ed hanno permesso di accertare l’esistenza di un’associazione per delinquere avente base in San Ferdinando di Puglia, composta in particolare da 11 cittadini di nazionalità rumena, 1 di nazionalità albanese e 6 di nazionalità italiana, tra cui tre donne (due rumene e una italiana), tutti stanziali in Puglia.

L’organizzazione era dedita alla commissione dei reati di furto di cavi di rame presso parchi eolici siti in Molise, Campania, Basilicata e Puglia nonché, come accertato in una occasione, anche di furto di pannelli fotovoltaici.

Il danno patrimoniale del materiale trafugato, quantificato in un milione di euro, ha comportato la mancata produzione di energia eolica di circa novemila Mwh, per circa tre milioni di euro di valore commerciale.