REGIONE MOLISE, SI DIMETTE L’ASSESSORE CAVALIERE PER NON FARE RIENTRARE MASSIMILIANO SCARABEO

Ancora una bruttura politica in un esecutivo regionale alla fine. Ci riferiamo alle dimissioni dell’assessore all’agricoltura, NicolaCavaliere. Dimissioni formulate per non fare rientrare in Consiglio, in qualità di supplente, Massimiliano scarabeo al quale laCorte di appello di Campobasso ha riconosciuto legittimo il suo ricorso contro il defenestramento dell’aprile 2020 attraverso una specifica norma che cancellava la legge in essere. Lo stesso Cavaliere, resistente nella causa, è stato anche condannato al pagamento delle spese per circa 20mila euro. Si diceva delle dimissioni dell’assessore Cavaliere le quali, forse, sul piano politico si attendevano per le cose non fatte nel settore dell’agricoltura e per un piano di sviluppo rurale con affrettata formula portata avanti ma senza un confronto serrato con le organizzazioni agricole di settore. Dimissioni dal ruolo di assessore di un’agricoltura praticamente in ginocchio senza considerare il settore degli operai forestali che da anni soffronto per i mancati e regolari pagamenti e per una stabilizzazione loro non arrivata. Al contrario, l’assessore NicolaCavaliere si è dimesso per non fare rientrare in consiglio – tra l’altro chiuso – il primo dei non eletti Massimiliano scarabeo. Una bruttura politica che fa seguito alle dimissioni di Vincenzo Niro, dei Popolari, per non fare rientrare Antonio tedeschi con una sentenza positiva in mano della Corte di Cassazione. Brutture politiche a difesa di un fortino ormai alla fine che stanno lacerando la coalizione di centrodestra. E, tra l’altro, stessi soggetti politici che hanno pure chiesto la possibilità delal candidatura a presidente della Giunta regionale. Un’immagine, per davvero, brutta che mette in difficoltà la stessa coalizione di centrodestra.