REGIONALI, PARTITI IN FIBRILLAZIONE

Riprende i lavori domani il consiglio regionale del Molise con una maggioranza, però, sempre più sfilacciata al suo interno e con evidenti tensioni in vista delle prossime elezioni regionali. Il presidente della giunta regionale, donato Toma, appare sempre più solo e isolato dal resto delal coalizione e con numeri sempre più magri per potere proseguire con tranquillità almeno fino al termine della legislatura. Non è un caso che già alcuni consiglieri di maggioranza, come Michele Iorio e aida Romagnuolo, hanno di fatto sfiduciato il presidente e a questi sembrano essersi accodati nelle ultime ore il consigliere Gianluca Cefaratti, l’assessore Nicola Cavaliere ancora scottato dalla mancata elezione al Senato e il presidente del consiglio regionale Salvatore Micone che brigherebbe per potere esso stesso lanciare la sua proposta di candidatura per la giunta regionale. Ma a questi potrebbero aggiungersi anche altri nominativi e portare ad un’eventuale mozione di siducia per votare anzitempo rispetto al termine della legislatura. E’ evidente che questo stato di tensioni interne alla maggioranza hanno finito con il riversarsi anche sulle opposizioni. A partire dal Partito democratico alle prese con la fase congressuale lanciata da enrico Letta dopo il magro risultato elettorale delle politiche. Situazione che ha portato ad uscire il capogruppo alla Regione Micaela Fanelli che ha chiesto, in pratica, le dimissioni del segretario regionale molisano, Vittorino facciolla e ha lanciato l’idea di un rinnovamento con quella che è stata definita la Carica dei 101 come nel film della Disney attraverso la presenza di giovani nella ricomposizione dei cocci dopo la sconfitta elettorale. Un quadro politico, così, in vista delle Regionali, che lascia aperti non pochi interrogativi e vede una fase di nebulosa per le scelte da fare