REGIONALI MOLISE, CENTRODESTRA IN AFFANNO

La nomina del senatore Claudio Lotito a commissario regionale di Forza Italia al posto di Annaelsa tartaglione, ha portato il tavolo dei segretari dei partiti di centrodestra ad essere spostato a Roma. Si dice per impegni precedentemente assunti dallo stesso Lotito che in Molise, tra l’altro, non si è fatto più vedere.

Una riunione che non vedrà la partecipazione dell’europarlamentare Aldo Patriciello che ha messo penna su carta dichiarando che questo centrodestra in Molise è frutto di tanti egoismi. E’ evidente che si attendono le ulteriori mosse dell’esponente politico venafrano che, di certo non potrà restare in un angolo così come pare intendano metterlo in molti all’interno della coalizione.

Ad oggi, nel centrodestra, l’unica cosa certa è che Donato Toma, presidente uscente, per quanto si voglia agitare, tra cento giorni uscirà definitivamente dalla scena politica molisana. Il vero problema è che altri cinque anni della vita dell’ente regione e del territorio sono passati invano. Ovvero senza soluzione dei problemi atavici che, ormai, si trascinano in avanti da anni. Ma se è vero che Donato Toma resterà fuori dalla partita è altrettanto vero che in campo ci sono almeno una decina di possibili candidati presidenti che bussano alla porta dei rispettivi partiti di appartenenza.

La qual cosa complica la scelta e la individuazione del possibile nome da ergere a candidato.

La verità che emerge con assoluta certezza che nel Molise mancano i politici. Ovvero, continuano a mancare gli uomini capaci di gestire l’inesorabilità del disastro che porta con sé la Regione e pronti a deviare il corso di questa deriva che porta dritto dritto verso la chiusura del percorso autonomistico che dette vita e sostanza alla Regione Molise.