Progetto torre Covid al Cardarelli bocciato dai vigili del fuoco

Ancora problemi inerenti alla Torre Covid, individuata come Centro Covid del Molise sfruttando l’ex hospice all’ospedale Cardarelli. Le carenze progettuali, messe in evidenza dall’amministratore dell’impresa che si è aggiudicata l’appalto, Angelo Contessa, oggi vengono ulteriormente accentuate e ribadite dagli Uffici preposti del Comune di Campobasso e dai Vigili del Fuoco, uffici atti al rilascio delle dovute autorizzazioni. Ricordiamo che la gestione dell’appalto avrebbe dovuto trovare il soggetto attuatore nella figura del direttore generale dell’Asrem. E’ che più volte interpellato il Responsabile del procedimento dell’asrem, sulle criticità riportate, lo stesso dichiarava l’assoluta non necessità delle autorizzazioni come richieste dall’impresa poiché opere in deroga. Oggi, la relazione del comando dei Vigili del Fuoco, smonta quelle argomentazioni, e parla esplicitamente di un ampliamento della struttura e, dunque, assoggettabile alle normative in materia. Per questo non dà il nulla osta a procedere Gli stessi tecnici dei Vigili del fuoco mettono in evidenza le criticità più volte denunciate quali l’assenza di modalità di accesso al porticato, la modalità di comunicazione con gli ambienti esistenti, non c’è descrizione delle modalità di fuga e tante altre incongruenze progettuali che, pure, erano state denunciate già dall’impresa aggiudicatrice lo scorso 24 febbraio ma non raccolte dall’Asrem. Di un progetto costato oltre 500mila euro e che non ha portato ad alcun risultato mentre restano fermi i 6 milioni i euro pure stanziati per la realizzazione della struttura Covid al Cardarelli. Una torre che è finita anche nelle maglie di un’inchiesta aperta presso la procura della repubblica di Campobasso. E, ora, sarà un commissario esterno, il generale De Santis, nominato dal commissario Figliuolo, a cercare di districare la matassa. Mentre il Molise resta l’unica regione a non avere approntato una struttura ospedaliera covid