POST ELEZIONI, CANDIDATI “DUBBIOSI” CHIEDONO VERIFICHE

I risultati elettorali hanno lasciato l’amaro in bocca a più di qualcuno e questi che si stanno vivendo sono giorni cruciali, utili a definire l’esatta dinamica di quanto accaduto con gli opportuni accertamenti e valutazioni anche alla luce dei ricorsi presentati. I dati raccolti fino a questo momento, infatti, non sono ancora da considerarsi ufficiali poiché l’ultima parola spetterà al Tribunale e, com’è noto, alla Corte d’Appello.

Calcolare esattamente i voti ricevuti rappresenta evidentemente una priorità, soprattutto per i primi non eletti che potrebbero veder ribaltata la propria posizione in vista dell’assegnazione dei seggi. Emblematico il caso di Francesco Totaro che solo qualche ora fa ha annunciato un possibile ricorso. Il consigliere regionale uscente si è infatti candidato con Liberi e Uguali a sostegno di Carlo Veneziale ma la poltrona a palazzo D’Aimmo sembrerebbe vacillare per via dell’assegnazione concessa alla dem Fanelli. Ed è proprio il criterio seguito per questo conferimento ad aver insospettito Totaro, dubbioso sul calcolo del quorum.

A fare compagnia all’esponente LeU, il leghista Alberto Tramontano che, insieme al candidato con Forza Italia, Nico Romagnuolo, potrebbero essere i primi dei non eletti. E dunque anche loro avrebbero richiesto alcune verifiche, volte soprattutto all’analisi dei verbali redatti in sede di scrutinio. Ad essere messi in discussione, infatti, sono le trascrizioni eseguite sui documenti attestanti le preferenze ricevute nei seggi che, a detta dei due candidati, potrebbero contenere degli errori. Entrambi si dicono certi di conoscere la situazione che li riguarda in alcuni seggi specifici, dove hanno visto letteralmente cancellate alcune preferenze e, da qui, la necessità di richiedere approfondimenti. Intanto i tecnici sono al lavoro e, qualora i numeri non dovessero dare ragione agli esclusi, l’unica alternativa futura sarà quella di rivolgersi al TAR per un ricorso vero e proprio.