POLITICHE SOCIALI, MOLISE PERDE COMMISSIONE NAZIONALE ASSESSORI

Dopo otto anni nel corso dei quali la Regione Molise ha visto riconosciuta la presidenza nazionale della Commissione delle Politiche sociali e del lavoro ad un proprio assessore, questa volta è stata passata di rango finendo ad una presidenza come vicario. E’ l’esito delle decisioni assunte dal nuovo presidente della conferenza delle regioni italiane che ha promosso alla guida della commissione di tutti gli assessori regionali alle politiche sociali il titolare della Regione Calabria. Dicevamo, che il provvedimento si è avuto dopo 8 abbi consecutivi nel corso dei quali il Molise ha sempre retto la guida, con il proprio assessore, della commissione delle politiche sociali. Un punto strategico nel confronto con il governo sui temi del sociale e, soprattutto, in ragione dei fondi che vengono spalmati sui singoli territori. Evidentemente, il cambio degli assessori che si è avuto in Molise, ben tre negli ultimi tre anni: da Luigi Mazzuto a Michele Marone e, ora, a Filomena Calenda ha portato il presidente della conferenza delle Regioni a ritenere troppo instabile tale presenza. Anche perché i repentini cambi nell’assessorato impedirebbero la piena conoscenza dei problemi e, soprattutto, la continuità di una linea da adottare. Da qui, il provvedimento assunto che ha visto, di fatto, spogliare la Regione Molise dell’incarico assegnato all’assessore della Regione Calabria. Per l’assessore molisano, Filomena Calenda il ruolo secondario di vicario. Dopo otto anni, sicuramente, non è un bel risultato dal punto di vista dell’immagine e della presenza.