OSPEDALE CARDARELLI, LA FUGA DEGLI ANESTETISTI

Situazione che rischia di diventare per davvero critica all’ospedale Cardarelli di Campobasso alla luce di sei dimissioni presentate da altrettanti anestetisti su un organico di 11 specialisti. Il problema dei turni e la scarsa attrattività della sanità pubblica molisana sarebbero all’origine delle decisioni che mettono a rischio la possibilità di effettuare i turni. Sei anestesisti della Rianimazione dell’ospedale Cardarelli di Campobasso che vanno via significa ridurre a meno della metà il gruppo di professionisti che operano all’interno della struttura ospedaliera del capoluogo. 6 anestesisti su un totale di 11 rianimatori dell’Unità Complessa di Anestesia e Rianimazione equivale a una paralisi di gran parte delle attività ospedaliere, in considerazione della imprescindibilità dell’anestesista per interventi chirurgici di qualsiasi disciplina. Un problema di non poco conto anche alla luce della difficoltà di potere reperire queste figure mediche visti i concorsi andati deserti così come banditi dall’asrem. Per fare fronte alle emergenze la stessa azienda, come nel caso dell’ospedale di Termoli, ha provveduto a stipulare contratti con sei anestesiste venezuelane. In questo caso si pone il problema della lingua e del rapporto con il paziente stesso anche se è stato possibile ripristinare almeno i turni interni all’ospedale e tornare a garantire una regolarità nell’effettuazione degli interventi ordinari che erano stati sospesi.

In ogni caso, purtroppo, una corsa all’emergenza senza un piano definito e programmato per cercare di tornare alla normalità