MOLISE ACQUE, SUI CONCORSI ARRIVANO CARABINIERI E ISPETTORI

L’intervento a Molise Acque di ispettori dell’Ufficio del Lavoro e dei Carabinieri in merito al bando di concorso per 50 posti di lavoro, dei quali la metà per la stabilizzazione dei precari e l’altra per gli esterni, ha riaperto una questione che puntualmente, si ripresenta ogni 5 anni. Sembra quasi una strana tempistica. Dove, puntualmente si creano speranze, illusioni, prospettive a tantissimi giovani e quelli che avevano presentato domanda cinque anni fa non hanno nemmeno recuperato la quota di partecipazione. Ora, l’intervento dei Carabinieri e degli ispettori dell’Ufficio del lavoro. Del resto, era stata l’Agenzia Molise Lavoro, organo della Regione, con una lettera inviata alla direzione di Molise Acque il 7 febbraio, con la quale si chiedevano, prima della scadenza del bando delle domande di partecipazione, previsto per il 16 febbraio, una serie di delucidazioni. in primis l’impossibilità di verificare l’esistenza di eventuali obblighi per la riserva di n° 1 posto in categoria protetta , ovvero Molise Acque non avrebbe trasmesso l’elenco annuale informativo come previsto  dalle norme e inoltre che non è possibile fornire  riscontro a riguardo le procedure di assunzione sul titolo di studio richiesto dal bando. E, non da ultimo, sembrerebbe non sia stata contemplata la mobilità obbligatoria. A questa lettera, però, nessuan risposta si è avuta da Molise Acque. E, così, a Molise Acque si sono presentati i Carabinieri e gli ispettori del lavoro. Ma perchè il presidente Giuseppe Santone non ha risposto a nome dell’Azienda? Perchè rischia di saltare ancora una volta il concorso per l’assunzione di personale necessario all’Azienda? Perchè sono proprio questi i punti alla luce del disavanzo di oltre 40 milioni di euro di Molise acque e della mancanza delle idonee manutenzioni sui serbatoi e sugli impianti per carenza di personale. Una storia che inizia a scottare.