L’INTERVISTA DI ANDREA GRECO A “VERITA” RIPRESA DALLE CRONACHE NAZIONALI.

Il passato oscuro della famiglia Greco torna a far parlare e discutere in questa campagna elettorale. Il caso sollevato dalla trasmissione verità condotta da Federico mandato è stato ripreso anche da noti giornali nazionali. Libero, il giornale di Vittorio Feltri in terza pagina è tornato sulle ombre che avvolgono il caso greco con la zia del candidato alla presidenza della regione sposata con il killer più spietato della camorra di Cutolo. Anche il secolo d’Italia ha ripreso la notizia emersa per la prima volta Negli studi di TRSP poche settimane fa quando nella trasmissione verità Andrea Greco spiegò la vicenda nel dettaglio, una testimonianza rilanciata in esclusiva sulla nostra rete che ha incuriosito l’informazione nazionale che oggi punta a fare luce sull’intera vicenda.

Il Movimento 5 stelle si stringe introno al proprio candidato che certo non ha alcuna colpa su vicende lontane dalla sua vita personale ma che in qualche modo stanno di fatto inficiando in negativo sulla campagna elettorale dei penta stellati.
“Come ho già raccontato in prima persona diversi giorni fa” spiega Greco in relazione alla sua intervista rilanciata al direttore Federico Mandato su TRSP – “ una mia zia si è sposata con personaggio appartenente alla criminalità organizzata, diversi anni prima che io nascessi. Una scelta che la mia famiglia ha fermamente condannato, perché si tratta di un mondo agli antipodi del nostro essere, delle nostre azioni, della nostra storia. Una vicenda che ci ha portato a essere vittime e le ferite sono ancora presenti, anche fisicamente”.

Ritornando sui fatti Greco spiega come il padre sia stato vittima di un errore dello Stato. Il padre infatti era sospettato di accogliere in casa latitanti camorristi” Un blitz delle forze dell’ordine” – ha evidenziato il candidato del movimento 5 stelle-“ ha portato al ferimento di mio padre a un braccio rendendolo invalido per il resto della vita. Colpito per sbaglio e, quindi, giustamente risarcito dallo Stato.

Non ho nulla di cui vergognarmi” – conclude nella nota Andrea Greco-“ anzi ho l’orgoglio di un padre che ha portato avanti una famiglia con dignità e con il sudore della propria fronte. Quella lezione me la porto dentro ed è diventata parte della mia determinazione ad affermare i principi di legalità”.