La Quattro Corsie non si farà. Iorio:”La concessione autostradale è un bene che la Regione Molise già possiede insieme ad un finanziamento di 200 milioni deliberati dal Cipe”

Nulla da fare per l’emendamento al Milleproroghe presentato in Parlamento dalla Lega che voleva togliere 900 milioni di euro dal fondo per il Reddito di cittadinanza ed investirlo per realizzare una strada a quattro corsie tra Termoli e San Vittore. I Presidenti delle Commissioni riunite di Bilancio e Affari Costituzionali, insieme agli Uffici tecnici, hanno ritenuto l’emendamento inammissibile, ovvero non potrà nemmeno essere messo in votazione. Sulla questione è scoppiata anche una contrapposizione politica. “Gli investimenti infrastrutturali – ha affermato però l’onorevole Antonio Federico – si programmano e si concertano con il Governo, con i Ministeri, con l’ANAS, non con estemporanei interventi legislativi pensati solo per fare clamore. Infatti- sottolinea Federico –  già abbiamo portato questo intervento all’attenzione del Ministero delle Infrastrutture e ai vari Tavoli di aggiornamento del Contratto di programma con Anas”. Ad oggi, però, continua a sfuggire un passaggio importante. Ovvero, la predisposizione di un progetto di massima per fare comprendere le ragioni di un territorio e la necessità non più rinviabile di una strada capace di collegare le due dorsali dell’Adriatico e del Tirreno. Troppo il tempo perso in questi anni e oggi si resta senza un progetto di massima. Intanto, il consigliere Michele Iorio, torna a rilanciare  il progetto Autostrada. “Leggi e decreti in essere ne consentono ancora la realizzazione – ha detto Iorio – . Si può scegliere se realizzarla con un project financing o esclusivamente con fondi pubblici, ma la concessione autostradale è un bene che la Regione Molise già possiede insieme ad un finanziamento di 200 milioni deliberati dal Cipe che qualcuno dovrebbe spiegare, ai molisani, che fine hanno fatto. Chi non vuole prenderne atto di tutto questo e sceglie piani alternativi all’Autostrada con politiche fallimentari,- chiude Michele Iorio –  dimostra una miopia politica che porterà il Molise ad un punto di non ritorno.