De Chirico (M5S) sulla nomina del Direttore Generale di Molise Acque

Il consigliere del Movimento 5 Stelle, Fabio De Chirico, è intervenuto sulla difficile situazione di Molise Acque: “Tra gli idonei all’imminente incarico di Direttore Generale dell’Azienda speciale Molise Acque risulta incomprensibilmente il nominativo dell’ingegnere Giorgio Marone, fratello dell’attuale traballante assessore regionale, e già Direttore Generale della stessa azienda dal 2009 al 2014, anni in cui ha lasciato segni memorabili grazie ad alcune ‘stravaganti’ decisioni che hanno interessato non solo sé stesso, ma anche Procure e Tribunali fino alla Corte di Cassazione. A Molise Acque, da quasi quattro anni, manca un Direttore generale, una figura che ha piena responsabilità gestionale dell’Ente. Un incarico molto ambito, fondamentale non solo a livello amministrativo ma anche politico, la cui imminente nomina potrebbe persino mettere a posto maldestramente il disordinato scacchiere della maggioranza regionale. Dopo un lungo periodo di commissariamento, da un anno è in carica l’organo di indirizzo politico che legittimamente può nominarlo, cioè il Consiglio di amministrazione, nominato a sua volta dal governatore Toma e dal presidente del Consiglio regionale, Micone. A fine ottobre 2019, infatti, il presidente di Molise Acque Giuseppe Santone e il suo CdA indicono un ‘Avviso Pubblico per la formazione di un elenco di idonei alla nomina di Direttore Generale’ e due mesi fa, precisamente il giorno 08/05/2020, ricevono il verbale della riunione della Commissione Valutatrice da loro nominata, contenente l’elenco degli idonei al conferimento dell’incarico di Direttore generale. Ma secondo le informazioni che ho raccolto la scelta tra la ventina di nominativi si sta facendo a via Genova e non in via De Pretis, quindi in Regione e non a Molise Acque, giocando una partita su due tavoli. Per ristabilire l’equilibrio della maggioranza di governo regionale, sembra sia in ballo la fuoriuscita dalla Giunta del neo assessore e la nomina del conosciutissimo fratello, da poco licenziato per “giusta causa” dalla Sasi, la società pubblica chietina che si occupa di gestione del servizio idrico. È quantomeno anomalo, se non inammissibile, che una persona con recenti sentenze penali a carico, proprio nei confronti di Molise Acque, possa aver superato il vaglio della Commissione Valutatrice. Parliamo di sentenze per peculato e per abuso d’ufficio. Anomalo, dicevo, anche perché tra i requisiti prescritti dall’Avviso pubblico del 31 ottobre 2019 è riportato in evidenza che “sono ammessi coloro che non hanno riportato condanne penali passate in giudicato, né procedimenti penali in corso che impediscano, ai sensi della vigente normativa in materia, di poter costituire rapporti contrattuali con enti pubblici e/o pubbliche amministrazioni“.  Insomma, Molise Acque merita di più. Sicuramente persone qualificate, limpide e senza scheletri nell’armadio”.

Enrico Fazio