CONSIGLIO REGIONALE, AULA VUOTA MA RIMBORSI SPESE CHE VIAGGIANO

Questa era ancora ieri l’aula del consiglio regionale del Molise. Per pochi intimi presenti e gli altri in videoconferenza. In agenda mozioni ed interpellanze presentate dai vari gruppi politici. Null’altro. Niente proposte di legge men che meno la voglia di portare avanti un’idea, un pensiero, una strategia. Men che meno di dare retta a chi, pure, cercava di portare al tavolo del confronto lo spinoso tema della sanità. O le questioni dei lavoratori della Gam che rischiano di restare appesi al filo. Senza considerarne di altri di problemi. Un lasciare defluire i problemi, come se non esistessero. Una sorta di assuefazione in un palazzo che non è più il punto cruciale del Molise. Che non è più lo snodo di piani, programmi, leggi e immagine di un Molise che dovrà seguire a questa emergenza sanitaria. Il vuoto. Come vuota o semi tale viene fuori, risalta dalle immagini colte del nostro operatore. E coloro i quali ritengono di dovere seguire in videoconferenza i lavori riterranno, forse, di lasciare nelle casse regionali il famigerato rimborso spese? Ne dubitiamo. Eppure il rimborso spese è una parte preponderante dell’emolumento mensile di ciascun presidente, assessore o consigliere. Qualcosa come 4mila euro cadauno tra l’altro, un assurdo, anche esentasse. Ecco, a maggior ragione, l’aula consiliare vuota fa ancora più male dinanzi ai problemi, tanti, troppi dei cittadini molisani. Di un Molise svuotato di giovani e di prospettive. Senza più reazione.