COMUNITA’ MONTANE DEL MOLISE, UNA STORIA SENZA FINE

Una storia senza fine, quella delle Comunità Montane del Molise soppresse per legge 10 anni fa e lasciate in regime di liquidazione. Alla vigilia di Natale la Giunta regionale con propria delibera numero 462 del 24 dicembre ha provveduto nuovamente a pensare a un a prosecuzione per altri sei mesi dei commissari liquidatori. Eppure con la legge di stabilità del 2019 si era stabilito il termine finale al 31 dicembre 2019 della gestioni liquidatoria delle Comunità montane. poi,con un atto amministrativo, è stata stabilita una proroga annuale della gestione liquidatoria, non supportata, anzi, proprio in contrasto con il termine previsto nella legge vigente al momento della proroga. Quindi, addirittura, una sorta di “sanatoria” intervenuta con la successiva legge di stabilità del 2020, che ha spostato il termine al 31 dicembre 2020 la gestione liquidatoria delle comunità. Oggi, invece, nonostante tutti i termini fissati si procede nuovamente alla previsione di una nuova gestione liquidatoria delle comunità montane con gli stessi commissari ai quali, ricordiamo, spettano duemila euro lordi mensili. Ovvero Carlo Perrella, commissario liquidatore delle Comunità Montane ‘Matese – Fortore Molisano’; Giovancarmine Mancini, commissario liquidatore delle Comunità Montane ‘Cigno Valle Biferno ; Pompilio Sciulli, commissario liquidatore delle Comunità Montane ‘del Volturno ; Domenico Marinelli, commissario liquidatore delle Comunità Montane ‘Molise Centrale’. E’ legittimo ancora proseguire sulla strada della gestione liquidatoria a dieci anni dalla liquidazione delle comunità montane? E, poi, è pensabile lasciare in piedi strutture senza più una linea programmatica? Interrogativi che attendono risposte