Un ‘nuovo inizio’ per il Museo Paleolitico di Isernia

E’ previsto nei prossimi giorni, dalla Francia, l’arrivo al Museo Nazionale del Paleolitico di Isernia della scultura antropologica del bambino vissuto ad Isernia circa 600.000 anni fa, opera della paleo-artista francese di fama internazionale Elisabeth Daynès. Basandosi su studi ed interpretazioni a partire dal dentino, il più antico reperto umano scoperto in Italia, rinvenuto nel sito di Isernia La Pineta e grazie alla collaborazione del team di ricerca dell’Università degli Studi di Ferrara, la ricercatrice francese è riuscita a riprodurre un modello unico e specifico del bambino. La sua riproduzione andrà a completare il nuovo allestimento del Museo Nazionale del Paleolitico, che prevede una scenografica vetrina multimediale in cui saranno riproducibili fauna e flora dell’epoca a partire dai resti archeologici fin ora scoperti. L’arrivo della scultura ad Isernia arriva dopo un lavoro lungo, non esente da problematiche organizzative in seno alla Direzione Regionale Musei Molise, che in pieno lockdown e con il personale in smart working ha dovuto ritardarne l’arrivo in sicurezza. Un contributo importante, dunque, dell’offerta dei Musei della direzione Regionale Musei Molise, nella speranza di una spinta propulsiva di un settore, quello culturale e turistico, che in Molise troppo spesso rimane in ultimo piano.