TOMA E VENEZIALE AMBIENTE E “TRANSUMANZE”

Il clima mite della pasqua non ha certo addolcito i toni della campagna elettorale anzi, proprio a ridosso dei giorni di festa, alcuni candidati alla presidenza della regione non hanno voluto rinunciare ed esternare alcune considerazioni in merito ad argomenti fondanti dei rispettivi programmi elettorali. Carlo Veneziale, candidato governatore del centrosinistra e il collega del centrodestra, Donato Toma, si sono espressi su temi diversi ma altrettanto importanti. Il candidato del Partito Democratico ha rilasciato alcune considerazioni di natura strettamente politica in relazione ai tanti, troppi esponenti del centrosinistra che, in vista di queste elezioni, hanno scelto di schierarsi dalla parte opposta.

“c’è una transumanza buona e una cattiva”, il commento di Veneziale che, sulla scia della notizia della candidatura all’Unesco della millenaria pratica pastorale, ha praticato un’ardita ma efficace similitudine, definendo i transfughi della politica molisana, rappresentanti di una transumanza in negativo, fatta di “politica politicante, di capibastone che hanno abbandonato il centrosinistra per cercare candidature e “posti al sole” altrove” – ha dichiarato Veneziale. “Non ci mancherete” – ha aggiunto il candidato presidente – anzi senza di voi, andrà meglio”.

Carlo Veneziale immagina una politica fatta da uomini che ci credono, che non migrano seguendo le poltrone ma agiscano con coscienza e lavorino al progetto di un Molise migliore. L’esponente del centrosinistra ha, poi, replicato ad alcuni commenti giunti dall’altro candidato alla guida della regione, Donato Toma che, nel corso di una intervista, avrebbe definito Veneziale una “persona per bene ma debole”.

“Ringrazio Toma per definirmi per bene – ha detto Carlo Veneziale – lo sono sicuramente, a differenza dei tanti impresentabili e voltagabbana che affollano le liste di centro-destra. Toma sbaglia però nel definirmi debole. Siamo forti, come scopro ogni giorno incontrando la gente per strada e lo dimostreremo il 22 aprile anche a lui”. E proprio Donato Toma, come il suo avversario, non si è risparmiato in propagande elettorali anche in questi giorni di festa. Per lui, una riflessione sul tema dell’ambiente e sulla necessità di tutelarlo.

A tal proposito, sulla sua pagina Facebook, ha scritto: “Sulla strada verso Larino, ho incrociato un bellissimo carro, trainato da una pariglia di buoi, guidato da due simpatici giovani molisani. La nostra è una terra di tradizioni profonde e lavoro duro”. Il candidato presidente del centrodestra guarda alla regione come volano di sviluppo proprio a partire da determinati concetti come paesaggio, ambiente e tradizioni. Aspetti sui quali punta molto, a ragion veduta, sostenuto da una lista in cui compaiono anche rappresentanti del movimento animalista e ambientalista.

Il Molise – a detta di Toma – non sembra nutrire particolare sensibilità alla materia, un errore imperdonabile, visto l’enorme patrimonio naturalistico di cui si dispone. “Bisogna agire in piena collaborazione – ha detto Donato Toma – istituzioni, cittadini ed esponenti della società civile devono unirsi nel comune intento di guardare alla tutela dell’ambiente come ad un tema che riguarda tutti e che chiama ognuno di noi ad una personale responsabilità.

Vanno favorite azioni che mirino a creare e diffondere una cultura della sostenibilità ambientale, grazie a corsi di formazione nelle scuole e diffusione di corrette informazioni da parte delle istituzioni locali. Si rende, infatti, necessario raggiungere tutte le fasce della popolazione: i ragazzi nelle scuole, ma anche i cittadini più avanti negli anni, da accompagnare in un percorso di graduale approccio al tema ecologista”. Dunque, maggiore cura del verde cittadino, corsi di sensibilizzazione, ampliamento delle energie rinnovabili e coinvolgimento delle imprese molisane: sono questi i punti di forza sui quali investire nella regione.

“Riteniamo – ha concluso il candidato presidente del centrodestra – che siano obiettivi pienamente realizzabili. Il nostro fine prioritario, in tale ambito, è diffondere una cultura di rispetto per l’ambiente, che induca tutti i molisani a prendersi cura del territorio e del mondo che lasceremo in eredità ai propri figli”.