TOMA E IL CASO DEGLI ASSESSORI CAVALIERE E NIRO

Messo, forse, da parte dal suo stesso partito Forza Italia e, anche, volutamente estraniatosi dopo avere ricevuto un diniego alla richiesta di una sua possibile candidatura, il presidente della Giunta regionale, Donato Toma, resta alla finestra. A guardare quello che accade con una maggioranza in regione che non sembra esserci più nei numeri. Tra l’altro, poi, vede la candidatura al senato di un assessore della sua Giunta, Nicola cavaliere, che da qualche tempo avrebbe pure rotto i legami con lo stesso presidente Toma proprio in forza della posizione assunta da Forza Italia. E ieri, poi, un altro suo assessore, Vincenzo Niro, è stato presente alla manifestazione della Lega a Campobasso accanto al leader del movimento, Matteo Salvini che, non è un caso, ha archiviato la presidenza Toma facendo, addirittura, autocritica rispetto alla scelta fatta nel 2018 anzi, parlando, di un necessario cambio per le prossime regionali. Dinanzi a due assessori che viaggiano in altra direzione, il presidente Toma, però, non sembrerebbe volere restare fermo. Dopo il voto del 25 settembre, sarebbe pronto a dire pienamente la sua, forse anche con un ridimensionamento degli assessori, e con l’apertura di specifici argomenti che potrebbero spaziare su alcuni scottanti materie. Su questo quadro si abbatte, poi, la rottura politica in essere con lo stesso europarlamentare, Aldo Patriciello, che potrebbe portare a nuovi scollamenti interni a Forza Italia e alla tenuta della maggioranza regionale. Del resto proprio l’indicazione di Toma, nel 2018, è venuta anche dallo stesso europarlamentare molisano e oggi i problemi e le rotture nel sistema sanitario regionale rappresentano uno degli aspetti più critici e negativi della questione. A parte la questione politica apertasi in Forza Italia con lo strappo proprio di Patriciello