Sanità, troppi i molisani che non si curano

I dati dell’Agenzia n, l’agenzia nazionale della sanità, che abbiamo portato all’attenzione dei nostri telespettatori nell’edizione di ieri, in merito ai molisani che hanno rinunciato a curarsi, qualcosa come il 50% in meno, nel periodo dell’emergenza sanitaria, ha riaperto la discussione in merito a quanto accaduto. I timori della gente di portarsi presso le strutture ospedaliere sono derivati, soprattutto, dalla promiscuità dei reparti tra Covid e non covid. Non a caso, infatti i ricoveri ordinari, quelli che vengono programmati negli ospedali, sono calati del 73%. Ancora più allarmante è la situazione dell’emergenza dove invece i ricoveri sono ridotti del 55%. Il Molise è la regione che primeggia in Italia per numero di morti Covid negli ultimi mesi e per la disfunzione nel trattamento per i pazienti no Covid. Il rischio, a fronte di questi dati è che se oggi tutti questi molisani non si curano, le loro patologie sono destinate ad aggravarsi. Il quadro che emerge dal rapporto dell’Agenas è a dir poco sconvolgente e cristallizza il fallimento più totale della gestione dell’emergenza Covid: ovvero, sia di chi ha voluto e sia di chi ha assecondato la trasformazione dell’ unico ospedale di primo livello molisano, il Cardarelli di Campobasso, in un lazzaretto. Mentre il padiglione covid all’ex hospice al Cardarelli resta un progetto fantasma. Così, i dati dell’Agenzia nazionale della sanità sui molisani che non si sono curati o hanno ritenuto di avere una prestazione sanitaria adeguata dovrebbero portare ad un’attenta riflessione.