RACCOLTA RAEE, IN MOLISE DIMINUITA DEL 17%

Com’è noto, i rifiuti derivanti da apparecchiature elettroniche vanno conferiti seguendo un sistema diverso dagli altri e ad occuparsi di tale meccanismo è il Centro di Coordinamento RAEE, l’organismo centrale incaricato di ottimizzarne la raccolta, il ritiro e la gestione. Parallelamente, il centro opera anche per incrementare la raccolta di questa tipologia di rifiuti da parte dei Comuni italiani e di conseguire i nuovi obiettivi di raccolta europei a salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell’ambiente e della salute umana. Ovviamente centri di raccolta specifici sono presenti anche sul territorio molisano ma, stando ai numeri, la situazione regionale non è molto incoraggiante, infatti è stato registrato un calo nel conferimento di tali materiali.

Secondo i dati presentati, nel 2017 la raccolta molisana è scesa di quasi il 18%, pur conservando un quantitativo superiore ai 2 milioni di kg. Ovviamente a scendere è stata anche la raccolta pro-capite e, seppur la media sia superiore rispetto al dato nazionale, ciò non può rappresentare un traguardo alla luce delle sensibili diminuzioni. Risulta positiva, invece, la situazione dei Centri sul territorio dove i cittadini possono conferire gratuitamente i propri rifiuti elettronici, che comprende 40 strutture di diverso genere. Guardando ai risultati delle singole province del Molise, Isernia registra un calo del 25,07% rispetto all’anno passato, pur confermando il migliore dato di raccolta pro capite a livello nazionale.

In leggero decremento anche i quantitativi assoluti di Campobasso e questo risultato deve evidentemente dare origine ad analisi e azioni per procedere verso la crescita della raccolta. “In futuro la Regione darà senza dubbio il suo contributo per colmare gli squilibri – ha commentato il Direttore Generale del Centro di Coordinamento RAEE Fabrizio Longoni – grazie all’eccellente dato trainato dal risultato di Isernia. Le amministrazioni dovranno impegnarsi a migliorare i quantitativi di raccolta dei piccoli elettrodomestici e delle sorgenti luminose e questo – ha concluso Longoni – deve far riflettere sulla comunicazione da effettuare verso cittadini, con il coinvolgimento dei punti vendita”.