PUCHETTI: OSPEDALE VIETRI, ASSENTE QUALSIASI PROGRAMMAZIONE

“Apprendiamo che la situazione al Cup del Vietri è tornata alla normalità almeno momentaneamente. A scriverlo è il sindaco di Larino, Pino Puchetti. “ Sono valse le nostre richieste all’azienda sanitaria che h provveduto ad inviare a Larino un’altra dipendente così da porre rimedio al fatto che due operatrici sono andate in pensione e non sono state sostituite. Certo è soltanto una situazione tampone in attesa di riassegnare a Larino l’intero personale così da non crearepiù situazioni di disagio nel caso in cui una o più operatrice risultasse in ferie o malattie”.Tuttavia nella missiva di Puchetti c’è molto altro. “Ma quella del Cup non è la solaquestione che vogliamo segnalare. Continuiamo a ripetere che il Vietri è funzionantema vogliamo denunciare che ormai da circa un anno l’Ambulatorio distrettuale difisioterapia è chiuso. Con il pensionamento della fisioterapista, l’intero ambulatorio èstato abbandonato eppure vi sono degli spazi enormi e circa 10 box che permettevano anumerosi pazienti di poter essere trattati giornalmente. Ovviamente oggi chi ha bisognodi un trattamento fisioterapico deve rivolgersi al privato.E vogliamo segnalare alla direzione del distretto, e per suo tramite al direttore generaledell’Asrem, che a Larino da sempre è presente una delle uniche Camere iperbarichepubbliche del centro sud Italia.Ebbene, non è un mistero, il polmone salvavita che tante pagine di buona sanità ha fattoscrivere negli anni passati quando era collocato nel vecchio ospedale Vietri di via Marra,continuando anche se in misura ridotta il suo eccellente lavoro anche nella nuovissimastruttura, rischia seriamente di chiudere. Oggi, privato delle urgenze, nonostante i nuovi spazi, pur continuando ad erogareprestazioni di eccellenza quotidiane, è stato ridotto all’osso come personale. L’unicaanestesista, la dottoressa Pina Lallo, in forza alla struttura a luglio andrà in pensione ese fino ad oggi, tutte le turnazioni erano rese possibili dall’abnegazione e dall’alto sensodel dovere della stessa dottoressa e da quella del collega dell’Hospice Mariano Flocco, senon si corre per tempo ai ripari, a luglio la struttura non potrà più funzionare”.