Osservazioni e proposte dei sindacati per un Esame di Stato in sicurezza

Svoltosi in videoconferenza, il Tavolo di lavoro regionale permanente sugli esami di stato ha avuto il compito di fungere da collante con il tavolo permanente nazionale e di fornire soluzioni concrete alle Istituzioni scolastiche molisane in vista dell’Esame di Stato. Le Organizzazioni Sindacali, dopo il dibattito, hanno stipulato una lista di osservazioni e proposte. Sarà indispensabile un attento monitoraggio delle sedi d’esame, che verifichi il rispetto del distanziamento sociale e la possibilità di effettuare la sanificazione degli ambienti. Per quel che concerne il trasporto pubblico, sarà essenziale garantire ai pendolari corse sufficienti per il trasporto urbano ed extraurbano. Il Direttore generale dell’Asrem Florenzano sta verificando la fattibilità, considerato l’alto numero di lavoratori coinvolti, della somministrazione di test sieroepidemiologici su base volontaria. Occorre inoltre fornire chiare indicazioni alle Istituzioni Scolastiche sulle modalità attraverso le quali il personale appartenente alla categoria dei cosiddetti ‘soggetti fragili’ possa essere esonerato dall’esame in presenza. Maggiore sarà la chiarezza su questo punto, tanto più si eviteranno problematiche di gestione nello svolgimento delle operazioni d’esame. Le operazioni di scrutinio finale dovranno svolgersi in modalità telematica. La presenza dei docenti nei locali scolastici, infatti, andrebbe ad interferire sulle operazioni di sanificazione e predisposizione delle aule. Altre proposte sono l’utilizzo della polizia locale per evitare assembramenti dinnanzi agli istituti, la creazione di un numero telefonico dedicato della Protezione Civile e la fornitura, a tutto il personale coinvolto, di kit personali con gel igienizzanti e mascherine. Nei prossimi giorni il Tavolo regionale sarà riconvocato con l’intento di verificare la fattibilità delle proposte stanziate e di risolvere le problematiche emerse. Urge ora passare dalle parole ai fatti. L’Esame di Stato è alle porte ed interessa circa tremila persone su tutto il territorio regionale. Per i sindacati occorre dare risposte concrete a studenti, famiglie e lavoratori del settore scolastico.