LAVORI VIADOTTO LISCIONE, TROPPE LE OMBRE

Troppi i misteri che permangono e che si abbattono sui lavori del viadotto sul Liscione. Al fermo dei lavori, all’assenza di interventi da parte dell’anas, alle rimostranze dell’impresa rispetto a lavori eseguiti per conto dell’anas stessa, al furto dei mezzi in cantiere ora si aggiungono le lettere di trasferimento in Sicilia dal prossimo 10 marzo per gli operai molisani occupati sul cantiere sul Liscione. Il prefetto di Campobasso Michela Lattarulo ha convocato una urgente riunione il prossimo 5 marzo per cercare di uscire da questo vero e proprio pantano nel silenzio dell’anas. Nel frattempo – si diceva – troppe le ombre che gravano sui lavori fermi ormai da troppo tempo e che mettono a repentaglio la sicurezza di quanti viaggiano lungo la Bifernina nel tratto del Liscione oltre che il prolungamento di lavori che sarebbero dovuti già essere ultimati. Una storia controversa che si trascina da anni e che ha visto aggiudicarsi i lavori l’Amec di Catania che, ora, ha cambiato denominazione sociale e che rivendicherebbe, nei confronti dell’anas la risoluzione di alcuni problemi riguardanti lavori effettuati e non conteggiati. Da qui deriverebbe il fermo di quelli ancora da farsi. A pesare, però, il silenzio dell’anas nazionale e dello stesso compartimento regionale finito a L’aquila dopo il dissolvimento di quello molisano. Tornerà a provarci il prefetto di Campobasso il prossimo 5 marzo. Nel frattempo restano le ombre planate sul viadotto liscione