Isernia ricorda le vittime del 10 settembre 1943

A Isernia ricordato il bombardamento dell 10 settembre 1943. Assente, come preannunciato, Francesco Tedeschi, figlio della medaglia d’oro, Tullio in polemica con l’amministrazione comunale. Alle 10,23, i rintocchi delle campane della Cattedrale di San Pietro hanno rievocato il momento esatto in cui caddero le prime bombe sulla città. Alle 10,30, la santa messa. Al termine della funzione religiosa, alle 11,30 in piazza X Settembre la deposizione di una corona d’alloro ai piedi del monumento alle vittime dei bombardamenti del 1943. Infine,una seconda corona d’alloro è stata deposta all’interno del Museo Civico, in piazza Celestino V. Intorno alle 10.25, di quel 10 settembre di settantasei anni fa i cittadini di Isernia cominciarono ad avvertire sempre più forte il rombo di stormi di aerei noti come Fortezze volanti  che si avvicinavano. Inizialmente le fortezze volanti vennero viste con simpatia, tantissimi i cittadini che alzarono lo sguardo con un senso di compiacimento salutando l’arrivo dei liberatori della Patria. Ad un certo punto dalla pancia di questi aerei cominciarono ad uscire grappoli di punti neri che emettevano un fischio assordante e terrificante, dopo un breve lasso di tempo si cominciarono ad avvertire una serie infinita di scoppi devastanti che sollevava enormi polveroni facendo tremare il terreno sotto i piedi degli sbigottiti spettatori rimasti scioccati da quello spettacolo inatteso. Gli anglo-americani nelle incursioni sulla città pentra sganciarono centinaia di bombe da 500 libbre, demolendo gran parte dell’abitato, compreso il patrimonio monumentale, provocando circa 500 vittime. Oggi, a 75 anni di distanza il ricordo di quella giornata e di quelle vittime