Il silenzio dei cittadini molisani sulle criticità del sistema sanitario regionale

Centinaia di migliaia di persone hanno manifestato ieri nelle vie di Madrid a difesa della sanità pubblica e contro la gestione del governo regionale di Isabel Diaz Ayuso. Era da prima della pandemia che non si vedeva una manifestazione così grande nelle vie di Madrid a sostegno del sistema sanitario universalistico. Non sarebbe stato male anche in Molise, dinanzi ad uno stato di sfascio del sistema sanitario, che l’opinione pubblica regionale si fosse mobilitata a salvaguardia dei propri diritti. E’ la sanità, nel Molise, infatti, è la vera, grande, malata. Affetta da una sorta di debolezza endemica, non riesce a sollevarsi; anzi, peggiora. Né il personale curante, ovvero i commissari ad acta e i sub commissari, si mostra in grado di comprenderne l’origine del male  e, quindi, di adeguare la cura. Ci provano, sono oltre 14 anni, senza mai raggiungere un segno di miglioramento che li possa rincuorare e, soprattutto, rincuorare i cittadini molisani costretti a curarsi. Così, molti che possono vanno ad avvalersi della sanità altrui; quelli che non possono, sono costretti ad accontentarsi di ciò che passa il convento; altri addirittura rinunciano a curarsi. Ecco perché contro il permanere di questa situazione di fortissimo disagio sanitario e sociale, si vorrebbe la presa di coscienza da parte dei cittadini delle criticità denunciate al pari della conferenza dei sindaci per esprimere, a livello nazionale, il diritto costituzionale alla salute negato ai cittadini del Molise. Nel silenzio, invece, continueremo a subire impunemente gli effetti deleteri dei tagli al personale medico e paramedico, dei tagli ai servizi e ai reparti ospedalieri. fino alla soglia della mortalità e, quindi, al permanere delle lungaggini, fino allo sfinimento, delle liste di attesa.