I pasticci del Consiglio regionale del Molise: tutti contenti

Il Consiglio regionale del Molise legifera col contagocce e quando legifera, le leggi le sbaglia. Statisticamente è il meno prolifero e il più “impugnato” dal Governo. Alla parola “impugnato” corrispondono i rilievi di incostituzionalità. Come puntualmente è accaduto alla legge regionale del 12 settembre 2018 (Disposizioni in merito alle vaccinazioni per i minori d’età), di quella legata all’interpretazione autentica di alcuni articoli di legge sull’editoria, approvata a  dicembre 2018, e, da ultimo, di un articolo di legge di bilancio. Tutte leggi approvate in Consiglio regionale e portate dal Governo all’esame della Corte Costituzionale per violazione di legge. E sull’ultima decisione, il Consiglio regionale ha deciso di opporsi con una mozione a firma di alcuni consiglieri chiedendo  al presidente della Giunta regionale di opporsi. Un Consiglio regionale, dunque, che non riesce a macinare proposte di legge adeguate, che non riesce a fornire nuovi strumenti legislativi ad un territorio in coma.   E quelle rarissime leggi approvate sono, pure,  viziate per incompatibilità con la disciplina dettata dal legislatore statale, che pone vincoli inderogabili per le leggi regionali che non possono essere in contrasto con quelle nazionali.  Conclusione. Oggi come non mai torna fastidioso all’orecchio iil vociare dei consiglieri regionali che, cavalcando l’onda mediatica (e politica) si sono autocelebrati innovatori nelle materie trattate. Sì. Ma d’incostituzionalità.