Facciolla: “Piano regionale Covid, il Ministero chiede che sia condiviso dal consiglio regionale”

“Il Ministero della Salute oggi ha comunicato al Presidente Toma che il Piano di riorganizzazione dell’offerta ospedaliera post Covid, così come redatto, non va bene. In un solo colpo il Ministero ha quindi fatto crollare il castello di carta costruito con toni entusiastici dal Governatore e sostenuto dal commissario Giustini dopo aver cancellato con un colpo di spugna il suo Piano che prevedeva l’ospedale Covid a Larino. Cosa dice esattamente il Ministero? Dice che il piano va modificato secondo i parametri dettati dal Ministero e dal Dpcm e soprattutto va adattato al documento di programmazione regionale. Di quale documento sta parlando il Ministero? In realtà a noi consiglieri regionali e ai molisani non è dato sapere perché non è mai stato portato in Consiglio alcun documento di programmazione relativo alla Sanità. Ed è questo che noi abbiamo chiesto ormai centinaia di volte,ovvero di restituire al Consiglio regionale la funzione per la quale esiste, cioè quella di programmare e di farsi portavoce delle istanze dei molisani. Oggi, quindi, con questo documento il Ministero ci dà ragione: il Piano per l’emergenza Covid deve essere valutato dal Consiglio regionale. Cosa farà adesso Toma? Si inventerà qualche altra capriola acrobatico-amministrativa o finalmente deciderà di confrontarsi con il Consiglio regionale e con i molisani? Una cosa è certa, in tutti questi giri di valzer gli unici a rimetterci sono sempre i molisani, presi in giro costantemente e privati della dignità. Noi faremo presto, insieme ad altri Consiglieri regionali, un’interpellanza per chiedere chiarezza su quanto sta accadendo”. Con questo intervento Facciolla riaccende la disputa su una tematica che ha occupato il dibattito politico regionale per mesi e che sembrava abbondantemente valicata.

Enrico Fazio