Deleghe ai consiglieri di maggioranza. Toma, per il momento, respira

Dopo mesi decisamente tormentati in seno alla maggioranza di centrodestra, Il presidente Donato Toma sembra aver trovato la quadratura del cerchio per placare gli animi ed arrivare indenne almeno fino al giro di boa di novembre, quando scadrà la presidenza del Consiglio regionale di Micone. Come già annunciato dal governatore, sono arrivate le deleghe per i quattro consiglieri di maggioranza che sostengono l’esecutivo e che erano rimasti momentaneamente senza incarichi di sottogoverno. A Filomena Calenda è stato conferito il compito di stilare rapporti con gli ambiti territoriali sociali e di monitoraggio delle attività di erogazione di servizi; la Protezione Civile ad Armandino D’Egidio; Gianluca Cefaratti si occuperà dell’integrazione dei servizi socio-sanitari, mentre Andrea Di Lucente si occuperà della semplificazione dei procedimenti amministrativi e dell’agenda digitale. Com’era lecito e quasi scontato attendersi, Donato Toma non ha rinunciato alle deleghe sul Bilancio, Sanità e Programmazione. Restano fuori dalla distribuzione degli incarichi Michele Iorio, fuori dalla maggioranza e sempre più critico nei confronti dell’esecutivo, e Aida Romagnuolo, che oltre ad aver già rifiutato l’incarico di sottosegretario, lasciato libero dal neo assessore Pallante e successivamente occupato da Roberto di Baggio, non ha firmato l’accordo finale che ha dato il via alla redistribuzione degli incarichi. Resta irrisolto il nodo Michele Marone. Nei mesi scorsi i consiglieri di centrodestra, contrariati dalla nomina dell’assessore esterno in quota Lega, avevano dato vita ad un Polo Civico per esortare Toma alla revoca dell’assessorato, con la conseguente nomina di un consigliere eletto. La conferma, da parte del Presidente di Regione, dell’assessorato di Marone e l’assegnazione delle deleghe di sottogoverno ai consiglieri critici nei confronti dello stesso, sono da inserire nel contesto del compromesso e della tregua, nel tentativo di ricucire i malumori che in questi mesi hanno caratterizzato l’operato della maggioranza di centrodestra e di non far adirare le segreterie nazionali della stessa coalizione. La speranza, una volta accontentati i consiglieri e le loro richieste, è che la maggioranza cominci anche ad occuparsi delle esigenze e delle problematiche dei cittadini e della regione, in un contesto storico che necessiterebbe di ben altro rispetto ad un valzer di poltrone e di deleghe.

Enrico Fazio