UNILEVER, TIMORI PER LO STABILIMENTO DI POZZILLI – TRSP TG 8-6-21

Unilever, si torna a parlare di sciopero. Il progetto di riconversione dell’azienda per le Rsu deve essere chiarito fino in fondo.

E venerdì i lavoratori dello stabilimento incroceranno le braccia per un’ora a fine turno.

Ad indire l’agitazione i rappresentanti sindacali interni all’azienda che hanno sottoscritto un duro comunicato per illustrare le ragioni della vertenza.

Pomo della discordia, la richiesta da parte dell’azienda che ha chiesto al Ministero “l’esame del contratto di espansione che consente alle imprese richiedenti una pluralità di azioni come l’uscita del personale a 60 mesi dalla pensione di vecchiaia o di anzianità con un percorso di esodo incentivato; utilizzo della Cassa integrazione fino a 18 mesi con una riduzione media oraria del 30% per i lavoratori privi dei requisiti per lo “scivolo.

Ricordiamo che Unilever va verso la newco con il progetto di riconversione industriale che sarà portato avanti dalla multinazionale in società con la Seri Plast di San Potito Sannitico.

Entro il 2024 dovrebbe quindi vedere la luce uno dei più avanzati siti in Europa per la produzione di plastica riciclata.

Tuttavia, alcuni lati dell’operazione non vanno giù alle rappresentanze sindacali unitarie: “Il 24 maggio – scrivono – l’azienda ha avviato la procedura finalizzata alla stipula del contratto di espansione.

Ci troviamo però di fronte ad una trattativa dove l’azienda si limita a comunicare le decisioni che prende,- chiudono i sindacati – senza dare nessuna risposta alle domande dei lavoratori”.

Ed è questo che si teme, la riduzione di lavoratori e della stessa azienda su un territorio già provato.