TURISMO, MOLISE TROPHY

Il Molise con il vento in poppa che, a dire di Vincenzo Cotugno, assessore al ramo e del presidente della Giunta regionale, Donato Toma, ha attraversato i venti di un lungo oscurantismo. Dal Placet al Trophy di Donato Toma a devastare in un attimo il lavoro portato avanti con rigore e impegno dal componente della Giunta regionale. Così, la giostra turistica non ha limiti di tempo, di modi, di espressioni. Tanto, che proprio il presidente della Giunta regionale, donato Toma, con una delle sue uscite ha ritenuto sì, promuovere il suo assessore al Turismo per il lavoro svolto ma, naturalmente, tutto sarebbe stato possibile con il suo placet.

E’ impensabile, però, che i turisti attratti dai richiami della Regione, o dalle pubblicazioni turistiche prendano il treno Roma-Campobasso o Napoli- Campobasso – vere e proprie tradotte militari -, oppure si avventurino sulle strade

presuntamente a scorrimento veloce – le sedicenti Fondovalli- , statali, provinciali e comunali di cui è notoria la inadeguatezza e la pericolosità. Non così per il presidente della Giunta regionale, Donato Toma, per il quale, invece, il turismo in Molise è da Trophy. Da Camel Trophy. Ops, da Molise Trophy.

Per l’appunto, Molise Trophy. In virtù delle strade che eguagliano quelle sulle quali si svolge il più importante e storico Camel Trophy. Buche e guadi da schivare e superare con speciali fuoristrada per un turismo lento e di avventura.

D’altronde la Regione Molise, titolare della programmazione  turistica e non solo, continua imperterrita a disinteressarsi dei mezzi di trasporto e della viabilità nonché della ricettività e della professionalità degli operatori turistici. Il turismo, quello vero, fonda su questi elementi oltre che sulle attrazioni specifiche dei luoghi e dei territori che in Molise ci sono ma che diventano irraggiungibili salvo, naturalmente, non fare un Molise Trophy