STAZIONE D’ISERNIA. DOPO LA RIAPERTURA I TRENI FERMANO ANCORA A ROCCARAVINDOLA

Dopo essere stata chiusa circa un anno, e dopo essere stata interessata da lavori di ristrutturazione e ammodernamento, da oggi, la stazione di Isernia ha riaperto i battenti al pubblico. Una boccata di ossigeno, dunque, per i pendolari che ogni giorno sono costretti a dei veri e propri viaggi della speranza. Un evento anche molto seguito da stampa e media a locali, con tanto di conferenza stampa alla quale erano presenti tutte le alte cariche regionali all’urlo di “tornano i treni in Molise”.

Ma è domenica mattina che si scopre l’arcano. Molti telespettatori ci hanno segnalato, infatti, di quello che a tutti gli effetti sembra un servizio aperto in maniera mascherata. Andando a spulciare sul sito di trenitalia con le partenze previste da roma, e sugli arrivi ad isernia, ci si accorge subito che su 9 corse totali soltanto 2 arrivano ad isernia. Va un po meglio sul versante campano. Su 8 corse totali, 4 giugnono direttamente alla stazione pentra. Ma dove fermeranno le corse che non arrivano a isernia? Dal sito, si scopre che il treno fermerà a roccaravindola.

Abbiamo provato a chiedere lumi a Rete Ferroviaria Italiana, che in una nota ha replicato che sono in corso interlocuzioni tra ferrovie e regione Molise, quest’ultimo l’ente che programma e finanzia il servizio, per valutare una rimodulazione dell’offerta sostenibile in vista del cambio orario invernale previsto per dicembre 2021. l’obiettivo- conclude la nota di RfI resta quello di preservare le fasce pendolari più frequentate.

Ed è cosi che sorgono degli interrogativi. Perché la fretta di presentare la riapertura della stazione a spron battuto se poi si scopre che la maggior parte delle corse non arriveranno ad Isernia? Mera tattica elettorale o una disfunzione del servizio? A Pagarne le spese come sempre, rimangono i cittadini, che fino a metà dicembre non vedranno cambiare le cose.