SANITA’, TRA DEBITI E SERVIZI TAGLIATI

In sanità, la situazione è per davvero seria. Il finanziamento nazionale che riceveremo per il settore non servirà a potenziare la sanità ma a pagare il debito per eliminare il commissariamento. Ma le tasse pagate dai cittadini per estinguere il debito che fine hanno fatto? E le somme risparmiate per la chiusura di ospedali e reparti, a loro volta, che fine hanno fatto. E in tutto questo il debito aumenta. Una voragine. E se, poi, si va ad analizzare la spesa sanitaria , di sanità si trova davvero poco. Nel frattempo, continua quotidianamente il bollettino sul ribasso dell’offerta sanitaria molisana! Adesso sembra che a farne le spese sarà il Servizio di emergenza territoriale 118 in quanto, causa mancanza di medici, vedrà alcune postazioni territoriali diventare “non medicalizzate”. In altre parole, alcune tra le attuali postazioni 118, gli ultimi presìdi rimasti sul territorio a garantire un tempestivo soccorso medico ai molisani, saranno privi della figura del medico, in quanto non ce ne sono da potervi impegnare. E tutto sarà lasciato sulle spalle delle Associazioni che coprono il servizio e che svolgono il loro lavoro, in condizioni sempre precarie, con convenzioni mai adeguate, senza veder visto riconosciuto in maniera dignitosa il loro ruolo in sistema così delicato. Insomma, dopo vent’anni che è partito il 118 in Molise, nulla è cambiato, anzi! Si sta peggiorando. L’inerzia della politica regionale è inaccettabile, si continua a far finta di non vedere e sapere ma si continuano ad incassare risorse e a sottrarle ai territori. In questo periodo di pandemia ovunque si è avviato il potenziamento della medicina territoriale, mentre in Molise si fa il contrario, si cancellano pezzi importanti di quel poco esistente.