SANITA’, RIENTRO DAL DEBITO, LA REGIONE PAGA ANCHE LA SOCIETA’ DI CONSULENZA

La Regione Molise, in Piano di rientro sanitario da 14 anni e commissariata da 12, solo negli ultimi tre anni e senza contare quelli precedenti, ha pagato circa tre milioni di euro alla società KPMG per garantire il “raggiungimento degli obiettivi di risanamento dei conti, riorganizzazione e riqualificazione dei servizi sanitari”. Il colosso globale della revisione e consulenza, per risanare i conti delle Regioni in piano di rientro dal disavanzo sanitario per il Molise non è riuscito, però, a garantire un intervento risolutore e la Regione paga ogni anno un milione di euro per il monitoraggio dei conti. Un milione di euro solo per certificare come per l’anno appena trascorso che il bilancio della sanità si chiuderà con un deficit di 57 milioni e 800mila euro. Ma la Regione, proprio l’altro giorno ha provveduto a prevedere ulteriori 484mila e730mila euro, IVA esclusa , per sei mesi, alla stessa KPMG, per le “nuove esigenze derivanti dall’emergenza sanitaria” Covid-19. Sembra incredibile ma è così. Trattandosi di conti non si comprende bene il motivo di un adeguamento dei costi per sei mesi. Soldi alla multinazionale delle consulenze, dinanzi ai conti della sanità molisana che continuano a restare in rosso e che pure avrebbe dovuto occuparsi del miglioramento della contabilità e il compito di verificare la gestione del Piano di rientro dal debito. Senza peraltro che, come dimostrano gli anni trascorsi, ci sia stato un trasferimento di competenze e di know how verso l’ amministrazione regionale . Qualcosa, dunque, come 10 milioni di euro in un decennio dispensato dalla regione al colosso delle revisioni dei conti Kpmg, dove il controllore del bilancio sanitario regionale finisce per essere lautamente pagato dal controllato. Sembra incredibile, ma è così.