Pazienti cronici, difficile l’ingresso in ospedale

Abbiamo riportato il caos che si sta registrando, presso, all’ingresso dei Pronto soccorso degli ospedali molisani.

Criticità legate a pazienti cronici che hanno la necessità di prestazioni o ricoveri.

La drammaticità degli effetti che in questi mesi il Covid 19 ha avuto in Molise, come nel resto d’Italia, è sotto gli occhi di tutti. Una condizione che ha evidenziato, però, l’inadeguatezza di un sistema sanitario regionale segnato dalla mancanza di organizzazione e programmazione.

Il lockdown ha portato alla sospensione delle prestazioni sanitarie finalizzate ai malati cronici cancellando di fatto quelle diagnosi precoci che nel caso di patologie oncologiche e oncoematologiche, sono indispensabili per curare e salvare la vita delle persone.

È palese la paura e il senso di abbandono che stanno vivendo i malati molisani a cui si aggiungono tutte quelle persone che hanno il timore di recarsi in ospedale e negli ambulatori per effettuare visite temendo il contagio.

Se si fossero attuati, a tutti i livelli, il piano delle cronicità e una gestione corretta delle liste d’attesa si sarebbero potuti evitare disservizi e sofferenza.

Non si muore solo di Covid ma anche a causa di altre patologie come, ad esempio, quelle oncologiche, cardiologiche, ed altre ancora.

Non si può attendere la fine della pandemia per potenziare queste attività.

Il ritardo e il rallentamento negli screening, nelle diagnosi e nei trattamenti diminuiscono considerevolmente le probabilità di debellare patologie ostacolando così il percorso di cura dei pazienti.

E quanto registrato nelle difficoltà di ricoveri nelle strutture ospedaliere ne è un segno.