LILT CAMPOBASSO: “MALATI ONCOLOGICI VITTIME COLLATERALI DEL CORONAVIRUS”

E’ di pochi giorni fa l’allarme lanciato nuovamente dal Presidente Nazionale LILT, prof. Francesco Schittulli, sul rallentamento delle attività di screening e prevenzione in questi due anni di pandemia.

Il Covid-19 sta influendo in maniera massiccia sulla vita di tutti ed in particolare sulle persone fragili e a pagare il prezzo più alto sono proprio i malati cronici e i pazienti che stavano già affrontando patologie come quelle oncologiche.

“Sono circa 380 mila – sottolinea il prof. Schittulli – le nuove diagnosi di tumore nel nostro Paese ogni anno, più di 180 mila i decessi, 4 milioni le persone malate che ogni giorno combattono con la malattia, oltre 800 mila le donne alle prese con il tumore al seno. Il cancro purtroppo rimane la malattia del secolo, sinonimo ancora di dolore, sofferenza, perdita degli affetti e morte”.

In questo triste quadro la pandemia ha rallentato se non del tutto cancellato le diagnosi precoci, il che comporterà diagnosi tardive sulle quali diminuisce l’efficacia delle terapie e che richiederanno interventi più invasivi compromettendo anche la qualità della vita.

“I malati oncologici – afferma la presidente della LILT Campobasso, dott.ssa Milena Franchella – si sono trovati ad affrontare, in questi due anni di pandemia, condizioni difficili con ritardi assistenziali e accessi contingentati. E’ necessario implementare al più presto gli screening della popolazione ed imprimere una forte accelerazione sulla prevenzione secondaria, non dimenticando l’importanza dei corretti stili di vita. Solo con la prevenzione si sconfigge il cancro”.

E l’Associazione Provinciale di Campobasso della LILT conosce bene la fame di prevenzione e analisi precoce grazie al grandissimo riscontro avuto nell’attivazione dello screening mammografico per le donne nella fascia d’eta compresa tra 45 e 49, nell’ambito della Campagna Nastro Rosa presso le radiologie degli ospedali molisani grazie alla fattiva collaborazione della Direzione ASREM e della Regione Molise. Vista la grande richiesta dei molisani, infatti, è stato autorizzato l’ampliamento delle giornate di adesione allo screening per riuscire a dare risposte alle centinaia di chiamate pervenute al centralino di prenotazione.